1) La prima dev’essere
della donna,la seconda è un’ideazione di Duchamp.
non credo di poter
definire a priori (e che sia valida universalmente) una netta differenziazione
tra l’opera femminile e quella maschile, per tanto mi riferirò solo al caso in
questione (non ritengo che la seguente affermazione possa elevarsi ad archetipo
ed essere modo di giudizio generale per distinguere opere femminili da quelle
maschili): mi sembra che nella prima si possa rilevare una più studiata ricerca
formale, estetica (l’accentuazione del contrasto e la luminosità manipolata, quella
specie di incorniciatura ellitica, il vuoto scuro collocato nell’esatta metà
superiore). la seconda è più una ripresa canonica della posa ritrattistica, ma
penso che questa scelta semplicistica sia funzionale alla finalità dell’opera
di duchamp: ciò che conta è il messaggio, il contenuto, non un’idea estetizzante.
2), credo sia
l’androginia, la sensualità del confine labili tra maschile e femminile
3)la prima foto
credo punti più su una soluzione formale, di compiacenza stilistica; la seconda
sul messaggio.
4) la non chiara
distinzione del personaggio ritratto tra maschile e femminile. Entrambe si
richiamano ad un ibrido. Credo che entrambe portino l’uomo a ricercare gli aspetti
femminili di sè.