Paula Mendershon Becker; Paul Gauguin

 

1) Sono molto condizionata dal fatto che
conosco i due artisti e le due opere… ma credo che, rispetto alla vostra
indagine, si possano intuire subito due atteggiamenti diversi, che sono a loro
volta  condizionati da uno sguardo
contemporaneo.

2). nel dipinto di sinistra, la scelta del
tema è la maternità vista attraverso uno sguardo di donna (come davanti allo
specchio); una donna che si guarda e che non  mette in evidenza le sue
caratteristiche erotiche, anzi l’accento è posto sulla pancia, il pube è
coperto e il seno quasi nascosto dietro la collana che non e’ certo il
collarino di Olympia di Manet! il suo sguardo e’ per se stessa (la donna
dipinta) indifferente di quello maschile.

3). nel dipinto di destra invece la donna
e’ in posa verso qualcun altro che cerca nel corpo della donna un piacere
erotico; seno esposto in avanti e quasi in primo piano, illuminato più del
volto, seduta in modo che sembra invitare chi sta davanti ad avvicinarsi per
toccarla, il pube al centro di tutta la composizione, il cuscino sotto i piedi
che da’ sensualità e profumo. e soprattutto uno sguardo (quello della donna
dipinta) dominato da quello maschile (dell’artista). 

4) soprattutto i due sguardi delle donne
rappresentate (e poi vedi risposta n.

5) donna a sinistra:  sicurezza della
propria identità,  fermezza, acutezza, responsabilità,  dolcezza,
delicatezza

 donna a destra: sicurezza di piacere
all’uomo, mettersi a completa disposizione dell’uomo, cercare il piacere fisico
non tanto per sè ma per l’uomo, essere pronta e disponibile sempre.

6) credo che corrispondano a una
consapevolezza/scelta degli autori rispetto all’identità maschile e femminile

7) quella di sinistra perchè si intravede
una donna che sa ciò che desidera per sè e ciò che vuole per e dall’altro

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Paula Mendershon Becker; Paul Gauguin

 

1) maternità/sicurezza
vs Erotismo/sensualità; femminile vs maschile

2) maternità,
sicurezza, sensualità

3) il
soggetto nel primo (neonato) lo sfondo nel secondo (onirico)

 

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Suzanne Valadon, La bambola abbandonata,1921; Henri de Tolouse Lautrec, Rue des moulins, The medical inspection, 1894.

 

1) Non riconosco l’autore e l’autrice di questi due quadri, ma posso intuirne
l’epoca storica e la corrente; penso che il primo quadro sia stato dipinto da
un uomo, mentre il secondo da una donna; ma più probabilmente è il contrario.

La differenza immediata percepibile concerne la pennellata: il primo dai tratti più uniformi, i contorni marcati
da un sottile bordo nero mettono in risalto, soprattutto la sagoma del corpo
nudo, probabilmente appena lavato,  di
un’adolescente che indossa un fiocco rosa, proprio come quello della bambola,
vestita, che giace sul tappeto. Tutto questo, mentre osserva il suo volto allo
specchio e mentre la nutrice asciuga con un telo le ultime tracce dell’acqua;
meno evidente un bracciale bianco, che, preso in considerazione come il fiocco
rosa e lo specchio come unici elementi che connotano la figura – aldilà di un
seno tondo e compatto e la morbidezza dei fianchi che si fanno carnosi – la
connotano in modo da farci percepire l’idea di passaggio all’esser donna.

Nel secondo quadro al contrario la pennellata è eterea, non definisce con
precisione lo spazio, ma  da l’idea
dell’atmosfera, grazie all’uso del colore – vedi contrasto fondo rosso, corpi
nudi bianco – ha come protagoniste  due
figure di corpi femminili, in atto di svestirsi; aggrovigliando le vesti tra le
mani, la prima, cerca però di nascondere il pube; la sinuosità di una carne più
giovane la seconda. In fila, probabilmente per una visita medica in un
bordello, le due donne incarnano due momenti di femminilità differenti; la
prima, sta sfiorendo il suo corpo stanco, che si sta sformando, i capelli ben
raccolti, lo sguardo verso il basso. La seconda incarna il momento di massima
fertilità e bellezza di una donna; i capelli rossi e selvaggi, sono raccolti,
ma una frangetta scomposta occupa la fronte, mettendo in risalto il trucco
azzurro degli occhi. Non a caso nella composizione del quadro entrambe le
figure sono poste in primo piano, ma entrambe vanno nella direzione di
sinistra; una davanti ed una dietro – la maturità e la fertilità – come a
definirne un tempo biologico, ma una direzione comune.

 

2) Nel primo: corpo
che sta per vestirsi; nel secondo: corpo seminudo che nudo non diventerà;

Nel primo: Compiacimento
dell’osservazione di se stessa; nel secondo: l’attesa che toglie dignità ad un
pube esposto;

Nel primo: passaggio
dall’essere bambina a piccola donna; nel secondo: l’uso e consumo della
femminilità
 

3)
rappresentazione del corpo nudo e del concetto che ne deriva

4) rappresentazione di differenti momenti
dell’essere donna.   

5) Le visioni sono agli antipodi

6) Sicuramente ritengo il secondo quadro più
affascinante, per tutto il significato che è racchiuso in quelle vesti che
coprono la parte superiore del busto, e lasciano scoperto il pube; la prima
tela è stereotipata e ridondante di simbologie – specchio, legame tra i due
fiocchi e la bambola a terra – la seconda tela permette invece con un gesto
così rappresentato una traslazione di stati d’animo più diretti tra osservatore
e oggetto.

 

 

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Suzanne Valadon, Autoritratto, 1883; Pierre-Auguste Renoir, Ritratto di Suzanne Valadon, 1883

1) Identifico la creazione
femminile con l’immagine di sinistra.

2) Dal ritratto di
sinistra traspare la rappresentazione caratteriale della donna

3) La creazione
di sinistra è più introspettiva, mentre quella di destra è vagamente esteriore.

4) La creazione di
sinistra, femminile, è realistica mentre quella maschile è più leggiadra e
ideale

6) Ritengo più emblematica
quella femminile.

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Camille Claudel, Abbandono, 1905; Auguste Rodin, L’idolo eterno, 1889

 

1) Non  penso che al primo colpo d’occhio sia
possibile stabilire quale delledue appartenga a un artista uomo o donna.

2) Ipotizzando che la prima opera sia di un’uomo,
vedo che la donna della scultura ha un’atteggiamento lascivo, di abbandono, ma
al contempo è distratta. Non guarda l’uomo ai suoi  piedi. Si sta
guardando il petto. é un’opera tenera. Mentre l’altra opera è più severa,
rigorosa, non solo nel modo in cui è modellata o scolpita ma anche nei
soggetti. La donna è più fiera, più consapevole della precedente. L’uomo è più
infantile, sembra scusarsi o pentirsi di qualcosa. Mi sembra che questa donna
rassicuri di più l’uomo: è meno frivola.

3) Le espressioni, gli atteggiamenti dei soggetti
sono diversi tra l’una e l’altra.

4) La prima sensualità, tenerezza, amore giovane o
giovanile. La seconda maturità, rigore, consapevolezza, amore maturo.


5) La prima è più seducente, inizialmente.

 

1)Non conosco
l’autore.Identifico l’immagine di sinistra in quella femminile. 

2) Nell’immagine di
sinistra risalta le delicatezza d’animo e sensibilità femminile.

3)Entrambe le opre esprimoo lo steso sentimento, la
prima con delicatezza la seconda con più distacco.

 

 

 

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Kate Elisabeth Bunce, musica, 1895; Dante Gabriel Rossetti, ‘Roman Widow’

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Suzanne Valadon, Adamo ed Eva, 1910; Pieter Paul Rubens, Adamo ed Eva, 1600

1) A parer mio quella di sinistra è di una donna
l’altra dell’uomo. Credo che sia perchè in una ,quella di sinistra , è il corpo
femminile ad essere idealizzato e nudo. Nell’altra è il contrario, inoltre il
corpo femminile sembra più muscoloso.

4)l’una ,quella di destra,sembra essere più
carnale,mentre l’altra più idilliaca.

 

 

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Berthe Morisot, Lo specchio per vestirsi, 1872; Manet, Woman Fastening Her Carter, 1878

 

 

1) La prima
immagine più delicata sembra essere di una pittrice, la seconda di un pittore.

2) Nella prima opera la solitudine, la leggiadria,
la delicatezza,nella seconda è accentuata la componente fisica.

3) La tecnica pittorica ma
soprattutto la diversa interpretazione del soggetto. 

4) portando il concetto un po’ all’estremo
si potrebbe quasi dire il sacro ed il profano. La prima è sfuggente, quasi
lontana, delicata discreta, la seconda è prepotente nella sua fisicità. 
    

5) Senza dubbio la prima perchè l’alone di mistero rende la donna più
affascinante ed emblematica mentre l’ostentazione della seconda figura è
più volgare.

 

E scrive:

1)  La donna davanti allo specchio appartiene a un’ artista donna, trovo palese che la seconda sia di un uomo per i seni in mostra.

2)Nell’artista "maschio" (oppure per il maschio che osserva) risaltano i
simboli dell’erotismo dell’abbondanza che nasce dall’infanzia 

3)Penso che le "dimensioni" cioè i piani di osservazione siano almeno
quattro:  prima ho osservato  la riproduzione da un punto di vista
condizionato (lo stereotipo) e poi ho cercato di cambiare il punto
d’osservazione rovesciando la conclusione per cui la prima riproduzione
è opera di un’artista femminile; lo stesso processo penso avvenga nella
mente di un’osservatrice femminile

4)Nel
caso della prima riproduzione si ha più una sensazione di
multidimensionalità di brane di colori che esplodono in universi
misteriosi nel secondo è una corporeità prorompente e vitale che sembra
voler esplodere nel "nostro" universo. Il primo è un messaggio estroverso che trascende un ambiente chiuso col
proiettarsi dei colori verso un ambiente esterno un pò autunnale
mediato da una figura  (o dea evanescente?) femminile, mentre il
secondo scruta un corpo vitale e prorompente di donna (erotico)
trascurando di fonderlo in un ambiente adeguato e quindi una visione
chiusa e un pò osessiva.

5)La prima opera non credo possa rientrare nella categoria del
"seducente" perchè non nasconde segni apparenti di erotismo quindi la
seconda è più seducente mentre la prima è più affascinante.

 

 

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Mary Cassatt, the loge, 1882; Degas, Cantante di caffè concerto, 1878

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Mary Cassatt, Mother and Child against a Green Background (Maternity) 1897.; Degas, L’assenzio, 1876

1) Conosco la seconda opera che é di Degas, per cui la
prima deve essere di un’artista donna. Avrei comunque detto che la prima é
opera femminile, in quanto il maschio pittore, che raffigura ed interpreta una
scena come quella della madre con il  bambino, può saper rappresentare le
emozioni che i due personaggi esprimono in quel momento tanto quanto una donna,
che quelle stesse sensazioni prova o ha provato o é portata (per la sua natura)
a provare.

2) Se questa domanda si riferisce sempre alla
differenza tra interpretazione maschile o femminile nel rappresentare i
soggetti rimango dell’opinione che la differenza
sia  impercettibile
in quanto é nella capacità dell’artista, a prescindere dal suo sesso, di
cogliere le sensazioni ed emozioni  di quel momento e riportarle sulla
tela.

4) Nella
prima prevale la dolcezza della scena nell’insieme anche se la madre non da’
l’impressione di essere particolarmente felice e si nutre il sospetto
che in quel momento le stia passando qualche pensiero triste. Il bambino
é in un momento rilassato, forse nella fase prima del sonno ma nemmeno lui
sembra particolarmente felice. Nella seconda, la donna seduta al tavolo, sembra
sconsolata, assorta in pensieri tristi; da’ l’impressione che abbia bevuto e
che sia in quella fase amorfa dovuta all’alcool.

5) Certamente nessuna delle
due opere é solare e allegra. Lasciano una sensazione di disagio.

6) Rispetto molto
qualsiasi artista e qualsiasi tecnica dal graffito al più estremo
avanguardista. Sono sempre stata però del parere che ciò che piace non deve
essere per forza ciò che gli altri considerano ARTE solo perchè l’opera è
quotatissima o ARTISTA solo perché il soggetto è un idolo dei galleristi o
degli opinionisti.

Ho fatto questa premessa
perché tu sappia che non sono dissacratoria per sport ma ciò che io apprezzo
può essere anche uno "scarabocchio" ma se questo scarabocchio mi
comunica delle sensazioni e mi fa felice questo rappresenta per me un’opera
d’arte. Quindi per i miei parametri queste due grandi opere mi comunicano
infelicità e tristezza e come già detto mi lasciano una sensazione di disagio.
Per il mio rapporto con il colore solare, vengono usati colori scuri o freddi
che suscitano un ‘ambientazione inquietante, di solitudine interiore e di tristezza
nei confronti della vita.

 

1. attribuirei la prima opera ad un’artista donna, mentre la seconda ad un
artista maschio
– le scarse nozioni artistiche non mi consentono di individuare gli autori

2. uno sguardo intimo, ambientazione domestica, relazione con il bambino

3. il contesto in cui si trovano le persone ritratte, i toni dei colori usati,
la diversa femminilità espressa dai personaggi rappresentati

4. la prima sensazione d’intimità e rilassatezza, mentre la seconda una certa
tensione

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